RICONOSCIMENTO UFFICIALE PER LA LIS, LA LINGUA ITALIANA DEI SEGNI

Il 19 maggio 2021 la Camera ha approvato la conversione in legge dell’art 34-ter del Decreto Sostegni, che ufficialmente «riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (Lis) e la lingua dei segni italiana tattile (List)». L’articolo riconosce le figure dell’interprete Lis e dell’interprete List quali professionisti specializzati nella traduzione e interpretazione, lasciando ad un successivo decreto il compito di definire i percorsi formativi per l’accesso alle professioni di interprete e le norme transitorie per chi invece già esercita.

Si tratta di un momento storico per la comunità delle persone sorde, per l’ENS, l’Ente Nazionale Sordi, per le associazioni e gli enti – primo fra tutti il l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR – che da molto tempo portano avanti una serie di azioni e iniziative per il raggiungimento di tale obiettivo.

L’Italia era l’ultimo dei paesi europei a non aver riconosciuto la propria Lingua dei Segni, malgrado il Governo italiano avesse nel 2009 ratificato la Convenzione dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità, che al suo interno contiene norme specifiche su questo aspetto. Un’anomalia ora colmata da una legge che prevede anche un programma di promozione e di comunicazione per favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità uditiva.

Grande soddisfazione arriva anche dal LaCAM-ISTC, il laboratorio dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, primo ente pubblico ad aver intrapreso in Italia studi specifici sulla LIS, dimostrando che questa non è «un generico “linguaggio gestuale”, né un “metodo riabilitativo”, ma piuttosto una lingua storico naturale che possiede le caratteristiche strutturali proprie di un sistema linguistico» (leggi il comunicato).

Una lingua la cui peculiarità si traduce in espressioni multiformi che definiscono l’unicità del contributo delle persone sorde anche in ambiti artistici, come ha sottolineato Virginia Volterra dell’ISTC-CNR di Roma, tra le ricercatrici più attente e riconosciute nel campo degli studi sulla LIS: «Nelle lingue dei segni esistono diversi generi letterari, che comprendono composizioni di tipo narrativo, di tipo discorsivo, testi teatrali fino ai componimenti poetici. Forme artistiche e letterarie che portano con sé elementi culturali e peculiarità linguistiche talvolta intraducibili nella lingua vocale».

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